Nell’approccio del Centro Naven di Milano il lavoro dello psicoterapeuta è sempre attento, oltre che alle dinamiche interne della vita mentale della persona (i propri pensieri, le dinamiche emotive e i suoi sentimenti, difese e risorse), anche ed in particolare modo alla sfera relazionale della persona.
Lo psicoterapeuta a Milano
Presso il Centro Naven di Milano, già in fase di comprensione e approfondimento della problematica che presenta la persona che chiede aiuto, vengono tenute in considerazione le ricadute o connessioni che tale sofferenza può avere nei suoi contesti relazionali significativi, tipicamente i rapporti:
- affettivi (coppia, famiglia, amicizie)
- di tipo formativo (scuola, università, master)
- di tipo professionale (contesto lavorativo)
In altre parole, l’approccio metodologico del Centro Naven di Milano consente, qualora fosse questa la richiesta delle persone che chiedono aiuto, di fare un lavoro terapeutico individuale, di coppia (in compresenza di entrambi i partner) oppure familiare (ovvero in compresenza genitori – figli).
Nel caso di un lavoro con un bambino o un adolescente, lo psicoterapeuta naturalmente coinvolgerà i genitori del minorenne scegliendone la forma di collaborazione, ossia con incontri congiunti o per separato con i genitori.
L’approccio relazionale del Centro Naven di Milano prevede inoltre, nel caso vi fossero in atto altri interventi sulla persona e sempre in accordo con quest’ultima, di effettuare eventuali confronti con le altre figure professionali coinvolte sulla situazione (insegnanti; altre figure sanitarie, sociali e/o legali).
A seconda della metodologia tecnica che lo psicoterapeuta sceglie di utilizzare tale percorso può avere una durata variabile. In ogni caso, il lavoro con uno psicoterapeuta, proprio per i suoi tratti distintivi, può tendenzialmente portare a un percorso più strutturato nel tempo rispetto a un approccio psicologico che si limiti a fronteggiare una situazione puntuale di immediata risoluzione o contenimento.
Il Centro Naven di Milano, potendo contare su un’équipe di psicoterapeuti, è in grado di proporre sia una fase di consultazione e inquadramento sia un ulteriore percorso da essere effettuato con uno psicoterapeuta.
Psicologo vs. Psicoterapeuta
La professione di psicoterapeuta rappresenta a tutti gli effetti un ulteriore step nella formazione dello psicologo. Per diventare psicoterapeuta, infatti, è necessario effettuare (dopo aver ottenuto la Laurea in Psicologia ed aver superato il relativo Esame di Stato abilitante), una successiva specializzazione quadriennale in psicoterapia.
A livello di contenuti e metodologia di lavoro, lo psicologo può svolgere attività di consulenza e supporto alle persone tramite il colloquio clinico, nonché svolgere una valutazione attraverso tecniche e test.
Lo psicoterapeuta è formato per poter eventualmente effettuare con la persona anche un percorso di lavoro più strutturato e continuativo. Orientato non solo a un inquadramento, sostegno o contenimento di sofferenze circoscritte e/o di tipo emergenziale, ma anche ad approfondire ulteriormente la consapevolezza del proprio funzionamento psicologico con l’obiettivo di effettuare cambiamenti più profondi e duraturi rispetto alla condizione di malessere che affligge la persona.
Il lavoro dello psicoterapeuta è quindi opportuno qualora la persona desideri comprendere meglio le proprie dinamiche interne di personalità. Nonché quando il suo livello di sofferenza emotiva raggiunge una certa importanza e invadenza sulla vita quotidiana.
Sofferenza che spesso si esprime attraverso segni e sintomi di una significativa intensità, resistenza e pervasività nella vita della persona, quali:
- sentimenti di forte inadeguatezza e insoddisfazione
- pensieri intrusivi e/o ossessivi
- stati emotivi di tipo ansioso o depressivo
- comportamenti incontrollati o disturbanti